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"La musica è l'arte di svegliare una partitura addormentata e di comunicarla ad un pubblico."

REPERTORIO

REPERTORIO

Il repertorio di Marios Panteliadis spazia dal barocco alla musica contemporanea, includendo i maggiori compositori dal 18° al 20° secolo così come notevoli composizioni dei nostri giorni.

Solo piano proposals for 2025/2026

G. Rossini: Quelques Riens pour Album (No. 1, 4, 10, 12, 21, 6)

F. Schubert – F. Liszt: “Auf dem wasser zu singen”, “Gretchen am Spinnrade”

M. Hatzidakis: Suite Ionica per pianoforte

M. Theodorakis: Sonatina per pianoforte

R. Schumann: Carnaval Op.9

"Frammenti di sogni" rappresenta una collezione di opere piccole, ma profonde ed evocative, ognuna delle quali intravede paesaggi emotivi distinti; proprio come frammenti di sogni che scorrono lasciando tracce di ispirazione nella loro scia.

I “Quelques Riens pour Album” di G. Rossini dai "Peccati di vecchiaia" aprono il nostro viaggio con una selezione di affascinanti miniature (nn. 1, 4, 10, 12, 21 e 6). Ogni brano è una deliziosa immagine che cattura momenti fugaci di gioia e giocosità, ma a volte anche di contemplazione e intimità, ponendo le basi per le narrazioni musicali che seguiranno. L' umorismo e l'eleganza di Rossini traspaiono, fornendo una perfetta introduzione ai temi della spontaneità e della reminiscenza.

Il programma prende poi una dimensione più cupa, passando ai regni lirici di  F. Schubert, dove incontriamo due sue celebri Lieder “Auf dem Wasser zu singen” e “Gretchen am Spinnrade” trascritti da F. Liszt nella versione per pianoforte solo. Il primo Lied incarna la bellezza della natura e i momenti di gioia, dove la fluidità della musica rispecchia il dolce movimento dell'acqua e suggerisce uno stato onirico, mentre il secondo cattura il profondo desiderio e lo strazio di un amore non realizzato, illustrando come i sogni possano essere frammentati dalla realtà.

Mentre ci addentriamo nel programma, ci viene ricordato che l'anno 2025 segna la celebrazione del centenario della nascita di due straordinari compositori, Manos Hatzidakis e Mikis Theodorakis. La "Suite ionica" di M. Hatzidakis, una collezione di brani orginali che talvolta richiamano la tradizione greca, ci trasporta nei paesaggi e negli echi culturali della Grecia. Ogni movimento è un'istantanea di vita vibrante che ci invita ad entrare in sfumature ritmiche e motivi lirici. Allo stesso modo, la Sonatine di M. Theodorakis, in realtà dedicata a Hatzidakis, riflette il virtuosismo di Theodorakis con le tecniche e l'estetica della musica contemporanea del suo tempo. Composto nel 1955, include riferimenti alla tradizione musicale cretese e presenta momenti di vivacità, spirito ed esplosione, ma anche momenti di contemplazione e serenità.

Il recital culmina con il “Carnaval” Op.9 di R. Schumann, un capolavoro del romanticismo tedesco, un ampio intreccio di identità mascherate e personaggi vividi, una “sequenza di sogni” in cui il pianista evoca un caleidoscopio di figure e stati d'animo. La musica è piena di umorismo, ironia e spirito, con momenti di intimità e tenerezza come anche estroversione e pathos.

J. C. Bach: Sonata Op.17, No.2 in do minore

L. v. Beethoven: Bagatelles Op.126

F. Liszt: Ballata No.2, S.171

Y. Constantinidis: Dai 22 canti e danze del Dodecanneso  (No.1, 13, 4-5, 9, 8, 10-11)

M. Balakirev: Islamei (Fantasia orientale)

“Narration and folklore” intertwines the emotional depth of Western classical music with elements from enchanting traditions of the East and Mediterranean, creating a rich tapestry of sound.

We begin with Johann Christian Bach’s Sonata Op. 17, No. 2 in C minor, a piece composed by one of J.S. Bach’s sons that embodies the transition from the Baroque to the Classical era. Its dramatic contrasts and lyrical themes provide a powerful start for the musical journey, as the programme unfolds with both expressive tension and grace.

Following this, we delve into L. v. Beethoven’s Bagatelles Op. 126. These charming yet mature and introspective pieces, with their succinct forms and rich emotional content, invite us to explore the subtleties of human sentiment. Each bagatelle serves as a reflective moment, capturing the essence of fleeting emotions—a hallmark of Beethoven’s profound and artistic vision.

As we transition into the Romantic era, F. Liszt’s Ballade No. 2, S. 171 transports us into a world of passionate intensity and lyrical beauty. Inspired by the Greek myth of Hero and Leander, the music “narrates” Leander’s swim across a straight so as to be with the priestess Hero several nights in a row with increasing storminess in the sea, ending with poor Leander drowning. This piece, characterized by a narrative depth, weaves together moments of turmoil and serenity, allowing the expression of a wide range of feelings and colours.

Next, we journey to the enchanting sounds of the Dodecanese Islands with Y. Constantinidis’s “22 Songs and Dances from Dodecanese.” Through selected pieces (No. 1, 13, 4-5, 9, 8, 10-11), we encounter the vibrant musical heritage of Greek folk traditions. These selections highlight the interconnection between culture and emotion, inviting the listener to experience the joy, nostalgia, and richness of the Mediterranean soundscape.

Finally, we arrive at M. Balakirev’s “Islamei (Fantaisie orientale)”, a stunning showcase of Eastern influences and technical prowess. Written in September 1869, Islamey is based on two contrasting folk themes: a quick dance-tune from the Caucasus in southern Russia and the “love song” used as a middle theme, from the Crimea in southern Ukraine. Although the subtitle ‘Oriental Fantasy’ is misleading in this decidedly Russian work, it displays Balakirev’s original and highly influential brand of Russian exoticism.

J.S. Bach: “Jesus bleibet meine Freude” BWV 147 (transcr.: W. Kempff)
“Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ” BWV 639
(transcr.: F. Busoni)
F. Schubert-F. Liszt: “Ave Maria”, “Gretchen am Spinnrade
F. Liszt: Ballata No.2 S.171
Leggenda No.2, S.175  San Francesco di Paola che cammina sulle onde

Il tema centrale del programma è la divinità e la religione, con la presentazione di opere conosciute di J.S. Bach, F. Schubert e F. Liszt.

Il nostro recital inizia con due corali del grande compositore barocco J. S. Bach. Il capolavoro “Jesus bleibet meine Freude” (“Gesù rimane la mia gioia”), tratto dalla sua Cantata BWV 147, incarna la gioia e la speranza della fede, offrendo la pace dello spirito. Il successivo “Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ” (“Ti invoco, Signore Gesù Cristo”) BWV 639, un Corale dalla sua raccolta di brani per organo intitolatoOrgelbüchlein” (Piccolo libro per organoesprime una devozione assoluta e la ricerca di una guida spirituale. La sua profonda dimensione emotiva ci condurrà in uno stato di riflessione.

Il recital prosegue con due celebri Lieder di F. Schubert su trascrizione di F. Liszt: “Ave Maria” che offre un'atmosfera delicata e devozionale unita a “Gretchen am Spinnrade” (“Gretchen sull'arcolaio”) che coglie la dimensione struggente e quasi religiosa dell'amore e dell'attesa.

Il programma prosegue con la “Ballata n. 2” di F. Liszt, una potente narrazione, un'espressione autentica di romanticismo. Sebbene non sia di carattere strettamente religioso, questo brano richiama i conflitti interiori che spesso accompagnano il viaggio spirituale dell'uomo: la lotta, il trionfo e la ricerca estrema della salvezza. La scrittura lirica ma tempestosa di Liszt riflette gli alti e bassi emotivi che accompagnano la fede e la ricerca della verità.

Il tema centrale del programma è la divinità e la religione, con la presentazione di opere conosciute di J.S. Bach, F. Schubert e F. Liszt.

Our recital opens with two chorales by the great Baroque composer J.S. Bach. The masterpiece “Jesus bleibet meine Freude” (“Jesus remains my joy”) drawn from his Cantata BWV 147 embodies the joy and hope of faith, offering peace of mind. The next one “Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ” (“I appeal to you, Lord Jesus Christ”) BWV 639, a Chorale from his collection of Organ pieces called “Orgelbüchlein” (Little Organ Book), expresses absolute devotion and the search for spiritual guidance. Its deep emotional dimension will lead us into a state of reflection.

Il recital prosegue con due celebri Lieder di F. Schubert su trascrizione di F. Liszt: “Ave Maria” che offre un'atmosfera delicata e devozionale unita a “Gretchen am Spinnrade” (“Gretchen sull'arcolaio”) che coglie la dimensione struggente e quasi religiosa dell'amore e dell'attesa.

Il programma prosegue con la “Ballata n. 2” di F. Liszt, una potente narrazione, un'espressione autentica di romanticismo. Sebbene non sia di carattere strettamente religioso, questo brano richiama i conflitti interiori che spesso accompagnano il viaggio spirituale dell'uomo: la lotta, il trionfo e la ricerca estrema della salvezza. La scrittura lirica ma tempestosa di Liszt riflette gli alti e bassi emotivi che accompagnano la fede e la ricerca della verità.

La strepitosa Leggenda No.2 di Liszt ci riporta a una dimensione puramente religiosa: “St François de Paule: Marchant sur les flots” (“San Francesco di Paola che cammina sulle onde”). Il compositore raffigura la forza serena del santo mentre cammina sulle onde, una potente metafora della fede incrollabile in mezzo alle tempeste della vita, un viaggio non solo musicale ma anche di resilienza spirituale di fronte a ogni tipo di avversità.

Mythos Trio proposals for 2025/2026

F. Margola: Trio No.2 per violino, violoncello e pianoforte

M. Theodorakis: Trio per violino, violoncello e pianoforte

D. Shostakovich: Trio No.2, Op.67 per violino, violoncello e pianoforte in mi minore
 

D. Shostakovich: Piano Trio No.1, Op.8 per violino, violoncello e pianoforte

G. F. Ghedini: 2 Intermezzi per violino, violoncello e pianoforte

M. Ravel: Piano Trio Op.67, in la minore per pianoforte, violino e violoncello

D. Shostakovich: Piano Trio No.1, Op.8 per violino, violoncello e pianoforte

G. F. Ghedini: 2 Intermezzi per violino, violoncello e pianoforte

M. Ravel: Piano Trio Op.67, in la minore per pianoforte, violino e violoncello

Τίτλος 3

Κείμενο

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Other projects

Concerti per pianoforte e orchestra:

W.A. Mozart

“Kammerkonzert” K.V. 413 in F major

Concerto K.V. 488 in A major

Concerto K.V. 595 in B-flat major

L. v. Beethoven

Concerto No.1, Op.15 in C major

Concerto No.3, Op.37 in C minor

Concerto No.5 (“Emperor”), Op.73 in E-flat major 

F. Chopin

Concerto No.1 Op.11 in E minor

Andante spianato and Grande Polonaise brillante Op. 22

F. Liszt

Fantasy on themes from the Ruins of Athens by Beethoven, S.122

E. Grieg

Concerto Op.16 in A minor

P. I. Tchaikovsky

Concerto No.1 Op.23 in B-flat minor

J. Brahms

Concerto No.1, Op.15

S. Rachmaninov

Rhapsody on a theme by Paganini Op.43

M. Ravel

Concerto in G for piano and orchestra

N. Skalkottas

Concertino for piano and orchestra in C major

M. Theodorakis

Suite No.1 for piano and orchestra

Concerto for piano and orchestra

F. Schubert

Adagio und rondo for piano and string orchestra (originally for string quartet)